Cosa vedere a Cagliari

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Cagliari

La luce del sole lambisce una tavola d’acqua liscia e calmissima, piccole onde spumeggiano fino al bagnasciuga ricco di minuscole conchiglie, la sabbia tiepida vi accarezza i piedi, in lontananza si erge la Sella del diavolo in tutto il suo fascino. No non state sognando, siete a Cagliari.
Per la precisione nel Poetto sette chilometri di spiaggia finissima, contornata da caratteristici ristoranti con menù a base di pesce, da stabilimenti balneari, molto comodi ed economici, i chioschetti ed alle vostre spalle le immense saline rossastre popolate da centinaia di fenicotteri.

In fondo alla spiaggia troviamo il porticciolo “Marina Piccola” in cui possono attraccare piccole barche di privati, proprio sotto il monte in cui, vuole la leggenda, il diavolo atterrò cavalcioni cadendo dal cielo. Si può fare inoltre del windsurf nella zona riservata.
Una volta terminata la vostra gita in spiaggia sarà ora di avventurarsi tra le vie di Cagliari.
Il Castello di Cagliari è la prima meta di una visita alla città e comprende l’antica Rocca della città, il quartiere storico ancora chiuso parzialmente dalle mura che lo proteggevano.
Lungo la cinta bastionata si alzano le due torri pisane, La Torre dell’Elefante (visitabile) e la torre di San Pancrazio entrambe in pietra bianca, e si aprono le porte che hanno resistito alle demolizioni ottocentesche: Porta S.Pancrazio e la Porta dei Leoni.
Entrando da una di queste gigantesche e suggestive porte è possibile addentrarsi in un intrico di stradine medievali, silenziosi e in cui si respira una frescura deliziosa e che hanno una cert’aria spagnola, si arriva inoltre all’ex ghetto ebraico (trovate una targa commemorativa all’ingresso) le cui mura sono state ridipinte di un caldo giallo.

Il quartiere del Castello custodisce inoltre i più importanti tesori artistici della città, riuniti all’interno della Cittadella dei musei, in cui si trova anche il ramo dell’università che si occupa dell’arte e della storia antica.
All’interno possiamo trovare:
- il Museo archeologico nazionale, che a sua volta conserva un ricco patrimonio di oggetti e reperti che ricostruiscono le diverse culture antiche dell’isola. Ceramiche, piccola statuaria pre-nuragica, lingotti di rame, bronzetti e ceramiche nuragiche, corredi tombali fenici, splendidi gioielli punici, statue e sarcofagi romani, gioielli dell’alto Medioevo accompagnano il visitatore attraverso i secoli;
- la pinacoteca ospita numerosi retabli, stemmi e dipinti che vanno dal 500 al 900;
- il museo d’arte siamese la cui collezione è composta da dipinti raffiguranti episodi del Ramakien, manoscritti, sculture buddhiste in bronzo, avorio, legno, argenteria a niello e a sbalzo, numerosi kimono e i netzuke giapponesi di epoca Meiji, e le porcellane cinesi e siamesi, risalenti alla dinastia Ming e Qing, monete orientali ed infine l’unica raccolta di armi provenienti dall’Asia sud orientale in Italia
- il Museo delle cere anatomiche intitolato a Clemente Susini. Il museo ospita una fra le più interessanti collezioni di cere anatomiche esistenti al mondo.
Arrivando in piazza Palazzo ci s’imbatte nella Cattedrale di Santa Maria di Castello, dedicata alla Vergine Assunta e a santa Cecilia martire, fondata probabilmente già nel 1217 di forme romaniche, è una chiesa che in origine aveva pianta rettangolare, divisa in tre navate da colonne, con volta a crociera sulle due navate laterali e copertura in legno della navata centrale.

Agli inizi del XIV secolo venne realizzato il transetto, che rese la pianta della chiesa a forma di croce latina, e le relative due porte laterali. Viene introdotto il primo elemento gotico, sulla facciata viene aperta una bifora gotica e viene ristrutturato il campanile. Nel 1702 infine la facciata fu rifatta dall’architetto Pietro Fossati in stile barocco, il pavimento venne sostituito con tarsie marmoree, pilastri calcarei presero il posto delle colonne romaniche, all’incrocio tra la navata centrale ed il transetto venne edificata la cupola e le cappelle gotiche del transetto vennero murate.
Ma il centro di questo labirinto di casette piccine simili a quelle delle favole, di stradine, scale e musei è il Bastione di Saint Remy è una delle fortificazioni più importanti di Cagliari. Il nome deriva dal primo viceré piemontese, il barone di Saint Remy. La sua costruzione risale alla fine del XIX secolo sulle mura antiche della città, risalenti agli inizi del XIV secolo, nata con il fine di collegare tra loro i tre bastioni meridionali della Zecca, di Santa Caterina e dello Sperone, per unire il quartiere Castello con quelli sottostanti di Villanova e Marina.

Sotto l’ingresso del bastione si possono trovare dei bar dove gustare dei deliziosi pasticcini. Scendendo poi verso il porto troviamo il vecchio Municipio di Cagliari all’interno del quale possiamo vedere gli antichi confaloni, alcune delle statue realizzate da Francesco Ciusa e degli splendidi arazzi raffiguranti tradizioni sarde o realizzate in onore d’illustri personaggi.
Proprio di fronte al vecchio municipio troviamo una delle piazze centrali di Cagliari: piazza Matteotti dove fanno capolinea numerose linee di trasporti pubblici e dove convogliano le strade principali costeggiate da negozi, ristoranti, hotel e botteghe con specialità e souveir sardi.
Se siete amanti dei castelli non perdete l’occasione di recarvi al colle di San Michele per visitare l’omonima fortezza per info su orari e giorni vi rimando a questo link: http://www.comune.cagliari.it/portale/it/scheda_sito.wp?contentId=SIT655
Lasciatevi tentare dalla solarità di questa città di cui sicuramente v’innamorerete, immaginate di salutare il tramonto fra piccole barche che si dondolano nella tranquillità del porto sotto il promontorio e poi lasciatevi trascinare nella magia della notte cagliaritana, salutate l’alba dalla cima del bastione e godetevi la splendida vista che abbraccia tutto il golfo…benvenuti a Cagliari.


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